...sbagliavate di grosso.
Ho cominciato migliaia post negli
ultimi mesi (una volta ne ho anche
pubblicato uno per sbaglio, ma non perdo tempo a spiegarvi come), beh, magari
non davvero migliaia, ma una quantità
sicuramente notevole: prima per parlare delle nostre vacanze che sembrano
lontane ormai anni luce, poi per giustificare la mia ennesima, prolungata
assenza e anche per tranquillizzare quanti non mi sono vicini e si preoccupano
per me e, conoscendo i precedenti della mia famiglia temono che il mio silenzio
sia dovuto a problemi di salute, magari di Marito (btw, vi anticipo già che
tutto bene su quel fronte, Marito è in
splendida forma).
Ho iniziato tutti questi post,
ma, per quanto sembri impossibile, ogni volta che comincio a scrivere, capita
qualcosa per cui sono costretta ad interrompermi. E quando finalmente ho di
nuovo il tempo di dedicarmi al blog,
capita che non ho più voglia di riprendere il post che avevo cominciato perché
ho perso il filo del discorso, l’ispirazione, o semplicemente sono esausta e stravolta
dal susseguirsi di impegni quotidiani che non mi lasciano tregua.
Così, dopo agosto ero piena di
propositi e di idee su che cosa volevo scrivere, e invece settembre è volato via
senza che riuscissi a scrivere nulla, ad ottobre volevo assolutamente
rimediare, ma ovviamente non ce l’ho fatta, ai primi di novembre ho cominciato
a dire a me stessa che non avrei lasciato passare un altro mese senza scrivere
nulla, e invece c.v.d. eccomi qui, in extremis, a scrivere un post fatto di
niente prima che arrivi dicembre ad aumentare i miei sensi di colpa (ma si può
essere così imbecilli da sentirsi in colpa per non aver scritto sul blog?!) e
la mia frustrazione.
Non starò a farvi l’elenco
dettagliato di tutte le sfighe e
degli impegni che mi hanno tenuta lontana dal blog (almeno per ora). Certo è
che se io fossi una di poche parole forse sarei riuscita a pubblicare qualcosa
molto prima, invece la mia incapacità di sintetizzare mi ha fregato. L’unico
luogo virtuale dove riesco a fare capolino nei ritagli di tempo (e dove riesco
anche a contenere la lunghezza dei miei post) è FB, lì è decisamente più facile,
complici anche il telefonino e tutte le notifiche che mi arrivano
quotidianamente che mi costringono prima o poi a fare capolino sulla mia
bacheca, magari mentre sono seduta nella sala d’attesa del dentista (che negli
ultimi mesi è diventato uno dei miei appuntamenti settimanali fissi) o di
quella della scuola di musica dove porto Figlia tutte le settimane.
Comunque, per farvela breve, come già anticipato
fisicamente Marito sta benissimo, a volte è solo un po’ giù psicologicamente,
ma ci sta, dopo tutto quello che ha passato (e infatti parte del suo nuovo percorso riguarda proprio curare questo
aspetto). Non vi dico come sto io, perché dovrei scrivere pagine e pagine su
come mi sento e in realtà non è facile affrontare l’argomento, in parte è anche
questo che a volte mi blocca e mi impedisce di scrivere per lunghi periodi,
perché è troppo complicato emotivamente parlando (sono il solito riccio
travestito da pappagallo).
Figlia nel frattempo ha
cominciato le scuole medie, mi sembra che per ora le cose vadano splendidamente,
ma tra scuola e attività extrascolastiche la nostra routine è fittissima di
appuntamenti quotidiani e questo non mi aiuta a sentirmi meno stressata e più
tranquilla di quanto non fossi negli anni scorsi, ma non entro nei dettagli,
prima o poi però lo vorrei fare.
Per ora direi che può bastare. Mi
riservo di riscrivere presto, ma non faccio promesse, nemmeno a me stessa,
perché ogni volta che faccio questi buoni propositi finisco sempre per
incontrare una miriade di ostacoli che mi impediscono di mantenerli.
Dai dai, prova a riprendere il ritmo dei post, così ti sfoghi, fai due chiacchiere e ti riposi ..perchè scrivi da seduta, spero!
RispondiEliminaSì, seduta, però penso tanto quando sono di corsa ... :)
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