Questo post ho cominciato a scriverlo durante le vacanze di Natale, ma in quei giorni avevo poco tempo e così non sono riuscita a finirlo. Nelle scorse settimane, come ho spiegato
ieri avrei voluto riprenderlo, ma alla fine non ce l'ho fatta e così siamo arrivati ad oggi.
Un po' di tempo fa, in vista dell'avvicinarsi del Natale, Marito mi ha chiesto di fargli una
lista dei miei desideri.
Che cosa potevo fare se non accontentarlo? Ci tengo a precisare che la
lista l'ho fatta sua sua espressa richiesta, anche se ho volutamente
esagerato un po' (cioè, tipo quando ho inserito nella lista una Smart).
Ma non tutte sono esagerazioni: c'erano opzioni che rientravano in varie
fasce di prezzo.
Detto
questo, un paio di giorni prima di Natale, al termine di un pomeriggio
passato ad impacchettare, dal quale siamo usciti tutti visibilmente
provati, Marito mi informa casualmente che probabilmente rimarrò delusa,
perché ha capito solo in quel momento di aver sbagliato un regalo. Ma
me lo dice con un tono che sottintende: "Te lo cucchi lo stesso così
com'è..." Come devo prenderla io? Sapendo già in anticipo che riceverò qualcosa che che non corrisponde alle mie aspettative?
Arriva la sospirata mattina di Natale. Dopo aver concluso la
caccia al tesoro con Figlia,
passiamo ai regali per Marito (pochi, ma felicemente azzeccati e
d'altra parte la sua lista non era esaustiva come la mia ... sì, perché
ne ha compilata una anche lui), arriva il momento in cui io devo aprire i
miei. Intanto, i miei sono ancora in garage, così devo sedermi sul
divano e chiudere gli occhi finché marito non va a prenderli e li
deposita sotto l'albero. Quando finalmente mi viene dato il permesso di
aprire gli occhi, istintivamente agguanto
un sacchetto di Douglas, ma
quando guardo dentro capisco che il "regalo sbagliato" dev'essere lì,
perché dentro ci trovo due pacchettini, ma nessuno dei due ha la forma
che mi sarei aspettata.
Insomma,
al primo posto della lista avevo messo un profumo. Non un profumo
qualunque, ma il mio profumo preferito, ovvero Angel di Thierry Mugler. E
dirò di più. Avevo anche specificato che non volevo la boccetta normale
(come quella che avevo già), ma quella ricaricabile. Avevo scritto
proprio ressourçable come
nella bottiglietta. In passato ho già avuto la bottiglia
"ressourçable", ma poi si deve essere rotta e non è più stato possibile
ricaricarla. In seguito qualcuno mi ha regalato quella normale, che
costa meno dell'altra: la ricaricabile infatti costa di più in un primo
tempo, ma consente di risparmiare successivamente.
Questi
ultimi particolari mi pareva di averli anche spiegati a voce a Marito.
Il fatto che lui non li abbia colti è l'ennesima dimostrazione che non
ascolta quello che dico. Infatti, che cos'è successo? Marito non ha
letto bene quello che avevo scritto, non si è ricordato nulla di quello
che avevo detto, ha pensato che la bottiglia che possedevo già si
potesse ricaricare e così ha fatto il giro delle profumerie della città
cercando di ricaricarla. Un giorno in effetti ho anche cercato il
profumo per mettermelo e non l'ho trovato da nessuna parte, così ho
rinunciato definitivamente, pensando: "Chissà dove l'ho imbucato." (N.d.R.: questa frase suonerebbe meglio in dialetto, ma io solitamente non parlo né penso in dialetto...) Ho
scoperto solo poi che non lo trovavo perché ce l'aveva lui.
Naturalmente,
in tutti i negozi in cui andava Marito, le commesse non erano in grado
di ricaricare una bottiglia non ricaricabile. Qualcuna gli ha anche
detto che comunque si poteva svitare la parte superiore della bottiglia,
ma nessuno ci riusciva e una commessa gli ha persino consigliato di
andare da un ferramenta! E lui che cos'ha fatto? Ci è andato per
davvero! Anzi, non proprio: è andato da uno che faceva le chiavi dentro a
un centro commerciale, proprio accanto ad una profumeria, il quale
quando ha saputo la storia, ha commentato in dialetto, riferendosi alle
commesse con tono sprezzante: "Quelle sanno solo vendere!" (Avrei segretamente voluto esserci e godermi la scena ...). Neanche il ferramenta, comunque, è stato in grado di risolvere la situazione e oltretutto, come sono venuta a sapere in seguito (perché i particolari sono venuti fuori un po' alla volta) a forza di provare ad aprire la boccetta ha pure sprecato un bel po' di profumo, che già era poco (e che io centellinavo).
Alla fine Marito si è rassegnato. Non è più andato alla ricerca di Angel e mi ha comprato un profumo diverso.
Come diverso?! Ebbene sì: aprendo il sacchetto di Douglas mi sono trovata in mano questa
bottiglia di Flower di Kenzo (vedi foto a fine post). Non esattamente la stessa cosa. Ma su
questo particolare tornerò più tardi.
Mentre stavo
aprendo il pacchetto, ancora ignara del perché avevo ricevuto quel
profumo anziché quello che avevo chiesto io, Figlia mi ha raccontato
entusiasta di averlo scelto lei, quando aveva sentito che tra i vari
fiori presenti nella sua composizione ce n'era anche uno che era il
fiore preferito di mia nonna (e si è ricordata che la raccontavo che
quand'ero piccola e andavo a casa sua, tutto aveva il colore e
il profumo di questo fiore e che anche a me piaceva molto). Di fronte a una storia così commovente, non potevo stare lì a questionare, così ho aperto anche la confezione (privandomi così delll'eventuale possibilità di cambiare il profumo con quello che desideravo io). Ho pensato: "Magari mi piace lo stesso." E comunque non conoscevo ancora i retroscena che a voi invece ho anticipato, altrimenti magari non lo avrei aperto e avrei proposto di andare a fare il cambio.
Dunque, non posso dire che mi faccia schifo. Ma la mia prima sensazione è stata quella che odorasse di borotalco. Il fiore della nonna, se non mi avessero detto che c'era, forse non l'avrei nemmeno percepito, ma in realtà meglio così, perché se anche mi piaceva sentirlo a casa della nonna quand'ero bambina, nel frattempo ho maturato dei gusti diversi. Ho scoperto in seguito che Flower è il profumo preferito di Cugina e se devo dire questo particolare non aiuta molto, perchè io mi sento molto diversa da lei, perciò questo ha rafforzato la convinzione di non potermi veramente identificare in questo profumo.
Oltre al fatto che Angel è un profumo veramente unico nel suo genere. E' il tipo di profumo che o lo detesti di brutto oppure lo ami alla follia, come nel mio caso. Non ci sono vie di mezzo. Perciò non era proprio possibile sostituirlo con un altro.
La storia non sarebbe finita qui, perché innanzitutto vi starete domandando che cosa conteneva il secondo pacchettino contenuto nel sacchetto di Douglas e inoltre non vi ho ancora detto che in realtà Marito aveva in serbo per me altre sorprese "sbagliate" (troppo semplice sbagliare solo il profumo!), ma questi questi dettagli meritano un post a parte.
Adesso, quello che mi preme sottolineare è che mancano
solo 2 giorni a San Valentino. E non me ne frega nulla che sia una festa commerciale. In ogni caso, causa impegni scolastici e non, abbiamo deciso di posticipare la consueta
cenetta romantica, che solitamente ci concediamo in questa data, al 15 febbraio, anche perché il 14 festeggiano quasi tutti gli altri e a noi piace distinguerci dalla massa. La domanda è: provvederà Marito a farsi perdonare? Io pretendo
un regalo riparatore per la delusione subita a Natale (e non solo in quell'occasione, perché in fondo
anche per il mio compleanno non ho ricevuto quello che desideravo, mentre il regalo di anniversario di matrimonio è arrivato con qualche settimana di ritardo). Vedremo ...
stay tuned.
 |
Carina la boccetta di Flower, ma quella di Angel è meglio. |